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Bambini ed emozioni: cos'è la competenza emotiva e come allenarla

La competenza emotiva è la capacità di riconoscere e nominare, comprendere, esprimere e regolare le emozioni in modo equilibrato senza esserne sopraffatti


Perché serve allenare questa competenza?


🌸Le emozioni sono le prime esperienze che il bambino fa del mondo e delle relazioni

🌸Un bambino allenato emotivamente godrà di maggior benessere e di una migliore qualità di vita

🌸Aiuta il bambino ad essere più consapevole di stesso e delle proprie scelte e ad affrontare e risolvere in autonomia le sfide e i problemi

🌸Favorisce lo sviluppo di competenze relazionali e della capacità di mettersi nei panni degli altri

🌸Aumenta l’autostima, la fiducia in sé e la capacità di tollerare le frustrazioni

🌸Stimola la curiosità, l’impegno e la motivazione


Come si apprende?

La competenza emotiva non è una capacità innata e si apprende fin dalle prime relazioni, prima in famiglia, poi nei contesti di crescita come il nido, l’asilo, la scuola ecc.

Ciascuno di noi può essere un allenatore emotivo per i propri figli: questo allenamento permette al bambino di essere più consapevole di ciò che prova, di riconoscere e gestire le proprie emozioni senza esserne sopraffatto


Come allenare emotivamente i bambini?

I bambini sono immaturi da un punto di vista emotivo fino ai 5-6 anni a causa di un’immaturità cerebrale. Proprio per questo, in questa fascia di età i bambini possono essere sopraffatti dalle emozioni a causa di una mancata mediazione del pensiero. Per questo motivo è importante che l’adulto aiuti il bambino a regolare le emozioni attraverso la relazione.





Cosa possiamo fare come adulti per essere buoni allenatori emotivi?


🌸Mantenere la calma: questo permette al bambino di sentire che le proprie emozioni non sono così spaventose o ingestibili perché noi non ci facciamo sopraffare. Per questo, siamo un modello positivo per il bambino

🌸Essere consapevoli delle nostre emozioni: questo ci aiuta a comprendere meglio come si sente il bambino cercando di invidiare il bisogno sottostante

🌸Non giudicare: tutte le emozioni vanno bene, ma non sono accettabili tutti i comportamenti per esprimerle (ad esempio picchiando quando si è arrabbiati)

🌸Abbassarsi al livello del bambino: questo lo farà sentire accolto e non giudicato per ciò che prova

🌸Conoscere cosa rende felice, triste, arrabbiato il bambino ci permette di prevenire o di essere più efficaci nell’interpretare il vissuto del bambino

🌸 Dare un nome all’emozione che prova: se noi gli diciamo come può sentirsi in quel momento, in base ai suoi comportamenti, il bambino può imparare a dire come si sente

🌸Aiutare a regolare le emozioni: aiutiamo il bambino a non farsi sopraffare dall’emozione (sia essa piacevole o no) offrendo uno spazio per ritrovare la calma e per essere consolato

🌸Suggerire strategie da usare in futuro: aiutiamo il bambino a capire come potrà comportarsi in futuro quando prova quell’emozione individuando un comportamento più adeguato (ad es. se sono arrabbiato, invece di picchiare, posso chiedere aiuto alla mamma o dare pugni sul cuscino)




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Contattami a: psicologa.forestieri@gmail.com

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SONIA FORESTIERI

Psicologa Psicoterapeuta  

Musicoterapista

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